Tassi dei mutui ancora vantaggiosi per il 2019

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Il mercato immobiliare è in ripresa e potrà contare su tassi convenienti per tutto il 2019

Il mercato immobiliare dei mutui è in ripresa e i tassi d’interesse per i finanziamenti saranno ancora convenienti e stabili per tutto il 2019. A confermare questo roseo scenario per chi vuole accendere un mutuo, è stato Mario Draghi, governatore della Banca centrale europea. Il numero uno dell’istituto di Francoforte ha annunciato che nell’area euro il costo del denaro non salirà almeno fino alla fine dell’anno. Ciò comporta tassi di interesse bassi e vicini a zero ancora per lungo tempo.

Un rialzo potrebbe verificarsi negli anni a seguire, ma sarà comunque molto graduale, tanto da non incidere in maniera massiccia sulla rata e quindi sul costo dell’intero finanziamento.

Questo nuovo scenario ha ridotto le molte incertezze che avevano caratterizzato l’ultima fase del 2018 sul mercato dei prestiti per la casa.

Acquistare casa con mutuo risulta estremamente vantaggioso: i parametri di riferimento, Eurirs ed Euribor, rimangono sui minimi storici. In poco tempo, l’Eurirs (l’indice a cui sono ancorati i tassi fissi) è sceso addirittura sotto i livelli dell’anno scorso (tra 1,20 e 1,10 per durate di 20 e 30 anni). L’Euribor (il parametro relativo ai tassi variabili) è rimasto sui suoi minimi su -0,32 e -0,37 (a uno o due mesi).

Nei primi mesi del 2019 si è assistito ad un rinnovato interesse per il tasso variabile, scelto da diversi mutuatari. Le richieste di mutui a rata indicizzata sono tornate a crescere. Dal 13,8% di dicembre 2019, nel primo trimestre del 2019 (dati aggiornati da MutuiOnline.it al 17 marzo) sono cresciute al 17,1% del totale erogato. Il vantaggio è quello di pagare di meno in termini di rata e di interessi nell’arco di tutto il periodo del finanziamento.

I mutui a tasso fisso restano comunque largamente preponderanti sia come richieste (80,8%) che come erogazioni (88,9%).

Entrambe le tipologie offrono vantaggi consistenti: con il tasso fisso ci si possono aggiudicare offerte molto convenienti essendo sicuri di mantenerle fino alla fine del periodo di finanziamento. Il tasso variabile, invece, essendo più contenuto (in media c’è uno 0,60-0,70% di differenza rispetto al tasso fisso) consente di risparmiare il massimo possibile fin da subito.

Paragonare diverse proposte può regalare una rata snella

Nonostante i tassi d’interesse siano di nuovo ridiscesi ai minimi toccati l’anno scorso, conviene sempre valutare le diverse offerte proposte dalle banche.

Già a partire dalla fine dell’anno scorso alcuni istituti hanno, infatti, ritoccato all’insù il livello del proprio spread, vale a dire quel tasso aggiuntivo che viene sommato al tasso fisso o variabile del mutuo. In alcuni casi, gli incrementi degli spread hanno superato il mezzo punto percentuale. Altre banche, invece, hanno lasciato invariato questo saggio.

Se quindi i tassi sono bassi, non è detto che il tasso così detto ‘finito’, composto da tasso e spread, sia davvero il più basso. Dipende dalla banca.